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“Rotazioni di personale e più Dpi”: la Rsu del Comune di Firenze scrive al sindaco

Coronavirus: secondo i decreti del Governo e i Dpcm, “durante il periodo dell’emergenza le Pubbliche Amministrazioni devono limitare la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro. Per tale motivo la Rsu intima al datore di lavoro di procedere all’immediata individuazione di tali attività che non possono necessariamente coincidere con l’attività ordinaria, questo come condizione generale in tutto l’Ente”: inizia così la lettera che Mauro Comi, Coordinatore Rsu del Comune di Firenze, ha inviato al sindaco, all’assessore al personale, al direttore generale, al comandante dei vigili urbani e a tutti i dipendenti.

Prosegue la lettera: “In particolare nella Direzione Polizia Municipale, una individuazione dei servizi indispensabili consentirebbe di rarefare la presenza di lavoratori in ambienti sicuramente troppo affollati quali sale turni, uffici, spogliatoi, che possono costituire luoghi di potenziale e probabile trasmissione dell’epidemia (vedasi il recente caso verificatosi)”. Aggiunge Comi nella missiva: “Il ricorso più ampio al lavoro agile, sicuramente praticabile ed estensibile in attività prevalentemente di natura amministrativa, percorsi di auto formazione e in ultima analisi il ricorso alla messa a disposizione presso l’abitazione con criterio di rotazione eviterebbero di esporre il personale a rischi non necessari e risponderebbero in modo coerente allo spirito dei provvedimenti del Governo”. Inoltre, si legge, “altro elemento centrale è costituito dalla necessità di consentire al personale di svolgere la propria attività in condizioni di sicurezza e serenità, compatibilmente al contesto in cui è costretto ad operare, attraverso la dotazione di dispositivi di protezione individuale, quali idonee mascherine, guanti, gel disinfettanti e adeguata sanificazione degli ambienti e dei veicoli impiegati”.

La lettera si conclude così: “La Rsu, nel richiamare Datori di Lavoro, Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, Preposti alla Sicurezza alle responsabilità previste dal Decreto 81/2008, invita i colleghi a segnalare, rilevare, documentare inadempienze, situazioni di esposizione al rischio ai fini della segnalazione all’Inail di infortunio sul lavoro e di eventuali azioni legali nei confronti dei responsabili per eventuali danni fisici/biologici”.

Firenze, 25 marzo 2020