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L’emergenza umanitaria nel Mediterraneo

Profughi, immigrazione cittadinanza: l’impegno della Uil Toscana

Il primo incontro operativo del coordinamento ‪‎immigrazione‬ a Firenze con Giuseppe Casucci del dipartimento immigrazione della Uil Nazionale e il responsabile Angelo Colombo. “Il nostro dovere, come sindacato, è agire nel migliore dei modi per gestire un fenomeno di massa a cui non eravamo abituati”

Profughi in mare

Tanti i temi sul tappeto. Temi scottanti che rincorrono i titoli dei giornali di questi mesi, che si mischiano con problemi, esigenze speranze di migliaia di persone che si mettono in mare per arrivare qua al prezzo della vita, che sono già qua da tanti anni ma non hanno gli stessi diritti al pari di qualunque cittadino italiano. Immigrazione, profughi, cittadinanza: di questo si è parlato al primo incontro operativo del coordinamento immigrazione della Uil Toscana, ospite Giuseppe Casucci, responsabile dipartimento immigrazione della Uil Nazionale.

“Il problema della gestione dei profughi sta diventando un caso umanitario. Chi ha diritto di venire in Europa deve venire in modo sicuro, non a bordo di gommoni – ha detto Angelo Colombo, responsabile del coordinamento immigrazione aprendo l’incontro – L’attenzione dei media oggi è sui profughi, e questo rischia di mettere in secondo piano una discussione seria sull’immigrazione. Il nostro dovere, come sindacato, è chiaro: agire nel migliore dei modi per gestire un fenomeno di massa a cui non eravamo abituati”.

“Dobbiamo superare il Regolamento di Dublino – ha spiegato Casucci – Una normativa europea che obbliga a chiedere la domanda d’asilo o riconoscimento dello status di rifugiato solo nel Paese in cui il richiedente asilo mette piede per la prima volta nella UE. Attualmente, per i rifugiati non è possibile fare domanda d’asilo nei Paesi di origine o di transito: e dunque sono costretti a mettersi nelle mani degli scafisti, pagare cifre astronomiche, ed attraversare perigliosamente il Mare Mediterraneo per mettere piede in Europa e poter ricorrere ad un diritto fondamentale”.

“L’Italia non ha mai distinto una un budget di spesa tra profughi e immigrati – ha detto Francesca Cantini, segretario generale della Uil Toscana – L’Europa ci chiede invece proprio questo: di distinguere tra chi attraversa il Mediterraneo per scappare da guerra, persecuzioni e distruzioni, e chi invece lo fa per motivi economici. Naturalmente la questione è molto complicata, ma le non-soluzioni attualmente messe in campo non hanno prodotto alcun risultato accettabile”.

Si è parlato anche di cittadinanza durante l’incontro. In base al testo arrivato attualmente in discussione alla Camera (proposta di legga della deputata Marilena Fabbri) viene riconosciuta subito la cittadinanza italiana a chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia residente legalmente in Italia, senza interruzioni, da almeno cinque anni, antecedenti alla nascita; e chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui almeno uno sia nato in Italia e ivi risieda legalmente, senza interruzioni, da almeno un anno, antecedente alla nascita del figlio.

Firenze, 7 ottobre 2015