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La Regione vuole “rottamare” la Polizia Idraulica

In tutta la Toscana sono 50 gli agenti che si occupano, tra le altre cose, di prevenzione e manutenzione del territorio. Gambini (UIL FPL): ”Il presidente Rossi chiarisca perché intende smantellare un capitale imano che invece andrebbe valorizzato”

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Sorveglianza, manutenzione, prevenzione e difesa del territorio. Sono queste alcune delle funzioni della Polizia Idraulica (circa 50 agenti in tutto la Toscana) che la Regione adesso vuole dismettere anziché valorizzare come invece sarebbe coerente con quanto la giunta regionale, e in particolare il presidente Rossi, ha sempre professato in materia di difesa del suolo. La denuncia arriva da Flavio Gambini, responsabile Enti Locali per la UIL Fpl della Toscana: “Come sindacato abbiamo sempre avuto atteggiamenti propositivi e mai ostruzionistici, però in questo frangente percepiamo un certo disinteresse nel voler riconoscere, valorizzare ed attribuire ruolo e funzione a coloro che lo hanno svolto per una vita, consolidando esperienze che anziché essere “disperse”, potrebbero essere invece “capitalizzate”, così da costituire un vero “know how” per la collettività”.

“A quasi due anni dal passaggio delle funzioni idrauliche dalle vecchie Province alla Regione Toscana – spiega ancora Gambini – ancora oggi non è dato sapere se la Regione riconosce la funzione dei propri dipendenti, la loro formazione ed una professionalità acquisita nell’impegno e nella prevenzione degli eventi stagionali avversi o improvvisi che devastano il nostro territorio”. Secondo la UIL FPL, infatti, il rischio è che la Regione voglia derubricare le funzioni proprie che erano della Polizia Idraulica ad altre attività più ordinarie.

Questa sensazione oggi risulta ancor più evidente dall’intervista recentemente rilasciata dal presidente Enrico Rossi, che vuole creare la Polizia idraulica e affidarla a giovani che saranno impiegati previo concorso, quasi come dire che i “vecchi” debbano essere smantellati (o, appunto, “rottamati”), quando invece potrebbero essere i formatori naturali dei giovani che intraprenderanno la loro attività lavorativa nella difesa e tutela del territorio. “Per questo – conclude Gambini – chiediamo alla Regione se e come vorrà impegnarsi per rilanciare il ruolo, l’autorevolezza e l’autorità della Polizia Idraulica”.

Firenze, 28 novembre 2017