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Dussmann: adesione totale allo sciopero

I sindacati chiedono l’intervento di Regione e Trenitalia.  “L’azienda a Ottobre si è impegnata a riassumere tutti e un mese dopo già dichiarava il 30% di esuberi: è un tradimento. 14 lavoratori part-time spostati dalla costa a Firenze: o rientra il provvedimento o nuovo sciopero di 24 ore.”

treno

Vince un appalto per 6 anni (3+3), offrendo uno sconto sulla base d’asta del 20% circa (4,51 milioni invece di 5,5), si impegna a riassumere tutti e dopo appena un mese annuncia ai sindacati l’esubero del 30% del personale, chiedendo i contratti di solidarietà. E’ la paradossale vicenda della Dussmann che si è aggiudicata uno dei tre lotti banditi da Trenitalia per la pulizia dei treni del trasporto regionale in Toscana. Paradossale perché oltretutto per quel bando di gara erano stati stanziati circa il 15% di risorse in più rispetto alla gestione precedente.
Per questo i 120 lavoratori coinvolti hanno scioperato oggi per 4 ore (adesione totale) mentre i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast, Ugl trasporti e Salpas-Orsa tenevano una conferenza stampa a Firenze.
“Il 31 Ottobre scorso – hanno detto i sindacalisti – abbiamo firmato con Dussmann un accordo in sede di unità di crisi della Regione Toscana che garantiva la riassunzione di tutto il personale impiegato in quell’appalto. Un accordo che Dussmann ha tradito fin da subito, accusando mancato fatturato per ‘colpe’ di Trenitalia e giocando sui rimpalli di responsabilità, fino a dichiarare esuberi per il 30% e trasferimenti coatti del personale.” L’azienda infatti ha anche deciso di spostare 14 lavoratori su un altro appalto, a partire dal prossimo 6 Marzo. “Una scelta inaccettabile – dicono i sindacati – e ingestibile per i lavoratori, perché si tratta di persone con contratti part-time che saranno spostati da sedi di lavoro sulla costa toscana, dove vivono, a Firenze.”
Per questo i sindacati chiedono a Dussmann di rispettare gli impegni presi, alla Regione Toscana di sostenerli facendosi garante dell’accordo (perché firmato all’unità di crisi e perché le risorse stanziate per il trasporto regionale arrivano dalle sue casse) e a Trenitalia di fare chiarezza sulle accuse rivoltele da Dussmann. “Non è possibile che in questo gioco di rimpalli – dicono – a rimetterci siano i lavoratori e la qualità del servizio per i viaggiatori, visto che con meno persone al lavoro i treni non potranno certo essere più puliti.”
Per questo Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast, Ugl e Orsa annunciano fin da subito che se non verrà revocata la procedura di trasferimento dei 14 lavoratori, proclameranno un nuovo sciopero, stavolta per l’intera giornata ed esteso a tutto il settore delle pulizie sui treni regionali, con una manifestazione regionale.

Firenze, 23 Febbraio 2018